La storia di Martin e la sua corrispondenza con il Presidente della Repubblica

(a cura di Lidia Ballardini)

Martin

Martin ha 11 anni, frequenta la prima media e ha un fratellino di 9 anni. È figlio di Daniel e Arianna ed abita a Roma. Ha una diagnosi di Sindrome di Asperger, che fa parte dei Disturbi dello Spettro Autistico.

Racconta la mamma, Arianna:  «Fin dall’età di 1 anno e mezzo mi sono accorta che era un bambino speciale: il suo interesse non era verso il gioco simbolico, ma si concentrava su parti di oggetti o sul funzionamento degli elettrodomestici che “studiava” per ore. A cinque anni era iperlessico, leggeva moltissimi libri, era affascinato dalle carte geografiche e dalla natura, conosceva tutti i Paesi e le capitali del Mondo, moltissime specie di pesci, insetti, aracnidi, studiava il funzionamento delle pale eoliche, delle funivie, era interessato ai fenomeni sismici… A livello emotivo, però, la maturazione era inferiore rispetto a quella dei bambini della sua età.

Oggi so che Martin ha difficoltà a decodificare i messaggi dallo sguardo delle altre persone, tende a interpretare letteralmente ciò che dicono, ha difficoltà a processare informazioni sociali, ha difficoltà a gestire le emozioni… tutto questo lo sfinisce nel rapporto con gli altri! Lui pensa tutto il giorno, a volte anche la notte: pensa alle formiche, alle api, pensa alle guerre, pensa al traffico di Roma e all’inquinamento, al disboscamento, all’utilità in campo medico di certe micotossine e alla loro struttura molecolare, ai vecchi modelli dei tram e a come si potrebbe migliorare il piano dei trasporti pubblici nelle grandi Capitali, pensa agli animali che vivono negli abissi oceanici e alle salamandre in fondo a un lago del Messico, pensa al terrorismo e all’organizzazione dei sistemi di prevenzione e sicurezza alle stazioni delle metropolitane, pensa ai senzatetto, a come si potrebbe curare il cancro, alla microbiologia, al mare, al clima, alla politica, a quante volte una certa parola ricorra nella Bibbia, al sistema scolastico italiano, alle relazioni che gli appaiono così difficili da gestire…

Martin sente ogni cosa, si fa molte domande e si preoccupa molto! È ipersensibile anche a livello sensoriale, percepisce ogni suono lontano, le luci dei neon che lampeggiano, un lembo di filo del maglione sulla pelle, l’etichetta della camicia, la temperatura dell’acqua che beve, le consistenze dei cibi, la ruvidezza del lenzuolo, gli odori della città… è colpito da molti particolari, magari non riconosce una persona dal viso ma si accorge, a colpo d’occhio e da lontano, che la mappa della città e dei mezzi pubblici, che si trova nella stazione della metropolitana, non è aggiornata. Martin, come tante persone Asperger, è estremamente sensibile e non è vero che le persone autistiche non provano affetto, solo lo dimostrano non come ci si aspetterebbe».

Dal 2012 è seguito dall’Associazione SpazioAsperger ONLUS, e dal suo Presidente, lo psicologo Davide Moscone. A circa 8 anni gli è stata comunicata la sua diagnosi, ha accettato la sua “diversità”, ha capito di funzionare in modo speciale: sa che ha dei punti di forza e delle difficoltà su cui lavorare che a volte lo espongono anche a grandi sofferenze. Martin ha scritto una storia e ha autorizzato SpazioAsperger ad utilizzarla nei convegni che organizza per la formazione degli specialisti, per spiegare la Sindrome di Asperger. Lui pensa che questo potrà aiutare lui ed altri bambini come lui a farsi conoscere e capire. Coltiva infatti amicizie con persone Asperger di molte fasce di età, anche adulte, uomini e donne ai quali si riferisce per essere sostenuto e aiutato nel continuo lavoro che fa su se stesso. Si incontra periodicamente anche con un teologo, professore universitario e frate minore francescano, professor Luiss Oviedo, esperto di Sindrome di Asperger, disponibile a rispondere alle sue particolari domande in campo religioso. Da circa sei anni, inoltre, Martin e i suoi familiari sono periodicamente ospiti dei frati Carmelitani di Brescia (una o due volte all’anno), in occasione delle visite che Gabriele, il fratellino di Martin, deve fare agli Spedali Civili a causa di una rara sindrome. Martin, che sin dalla prima volta ha esplorato il convento sotto la guida del Priore (P. Claudio), e che da tempo ha un rapporto profondo con P. Fabio Silvestri (amico dei suoi genitori), considera la comunità di Brescia come la sua “seconda casa”, abitata da tanti “fratelli Carmelitani”.

Di recente, Martin ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica Mattarella: gli ha raccontato di sé, di come vivono e pensano i bambini come lui — quelli che vengono dal Regno Speciale — chiedendogli nello stesso tempo di “migliorare” l’Italia anche per loro.

E il Presidente, con un suo biglietto, gli ha risposto… Ecco dunque il dono di questa corrispondenza così… unica!

Caro Presidente, mi chiamo Martin, ho 11 anni compiuti, sono un bambino intelligente come i miei amici di SpazioAsperger.

La nostra mente sembra diversa perché veniamo da un mondo speciale. Veniamo da un Regno Magico e siamo tra gli umani perché abbiamo imparato i codici per stare nel vostro mondo. Noi siamo velocissimi, molto più veloci di voi umani e, in una giornata facciamo molte più cose, voi siete lentissimi, pensate lenti e vi muovete lenti! Noi conosciamo e rispettiamo le leggi della Giustizia e ognuno è il Sindaco di se stesso perciò nel nostro mondo non esistono leggi e forze dell’ordine, non ci sono armi. Non ci sono persone senza acqua e senza cibo perché non ci sono soldi ma ci scambiamo le cose che servono. Io so riconoscere, tra gli umani, quelli del mio stesso mondo come i miei amici che sono venuti con me oggi. Noi amiamo l’ordine, la sicurezza, il silenzio, la pulizia.

A volte non ci piace andare nelle vostre scuole perché vorremmo studiare solo le cose che ci interessano e magari diventare microbiologi o altro già a dieci anni. E poi a scuola c’è rumore, c’è molto rumore, le persone non rispettano le regole, non ci fanno studiare in pace, non c’è ordine, non è pulito, c’è puzza e a volte anche le pareti sono piene di muffa, ci cadono in testa. Io amo l’Italia, l’Italia è la mia casa ora ma qualcuno la sta rovinando e io non so che fare per impedirlo. Anche metro, ferrovie, bus sono lentissimi, sporchi, pieni di batteri, vecchi, e si rompono spesso; ci sono tanti scioperi, tantissimi, mi arrabbio tantissimo quando devo aspettare e faccio tardi. Così la città è piena di macchine, che inquinano e distruggono la natura.

Io amo tantissimo la natura, la studio perché è molto affascinante ed è la nostra casa. Per favore signor Mattarella, guarisci l’Italia prima che io diventi grande.

Martin

 

Caro Martin, grazie per la tua lettera. Il mondo che descrivi è più bello di quello in cui viviamo giorno per giorno e io spero che l´Italia si possa avvicinare al mondo di ordine, sicurezza, silenzio, pulizia che tu e i tuoi amici amate.

L´Italia è la tua e la mia casa; è la nostra casa. A volte sembra difficile ma riusciremo a renderla più bella.

Grazie e un saluto affettuoso,

Sergio Mattarella

 

(Ndr. Le lettere sono state pubblicate previa autorizzazione di Martin, della sua famiglia, dell’Associazione SpazioAsperger e per gentile autorizzazione della Segreteria della Presidenza della Repubblica)

 

©Dialoghi Carmelitani, ANNO 17, NUMERO 1, Marzo 2016