(di Rosario Ribbene)

Appena oltrepassata la soglia del “21grammi” si viene accolti da sorrisi che trasmettono entusiasmo, grinta, simpatia e disponibilità. Una forza lavoro davvero speciale quella che anima un locale di Brescia che non è un semplice bar: cappuccini, caffè, tramezzini e pietanze varie per il brunch e l’aperitivo sono gli stessi che puoi trovare ovunque, ma qui l’atmosfera e il personale sono tutt’altro che ordinari; qui la specialità è un’umaniità con un quid in  più, quel numero 21 che hanno in pochi: la sindrome di Down. Questo progetto è stato ideato dai componenti della Big Bang Cooperativa Sociale Onlus, da tempo impegnata a inserire nel mondo del lavoro i ragazzi che vivono con quella che non va considerata una malattia né una menomazione, ma una “condizione genetica”.

Un grande laboratorio di vita

21grammi è un bar caffetteria ma anche forneria – in cui si producono pane, pizze, focacce, brioches, biscotti e altri dolci da forno – un ristorante per una pausa pranzo di qualità, inaugurato a febbraio di quest’anno a Brescia.

«In effetti è anche, come tutti i posti di lavoro, un grande laboratorio di vita adulta – afferma Giovanni Maggiori, membro del CdA della Big Bang Cooperativa Sociale Onlus  – di acquisizione di ruoli, di assunzione di responsabilità che non può prescindere come ovvio dal ricevere fiducia, dall’acquisire

e mettere a disposizione degli altri competenze, abilità, capacità sia professionali che relazionali. In- nanzitutto è una azienda che ha scelto la forma di Cooperativa Sociale di tipo B per realizzare l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, nel caso specifico con sindrome di Down, che abitualmente rimangono ai margini del mercato del lavoro e che spesso rimangono anche tagliate fuori dai percorsi formativi successivi alla scuola dell’obbligo o alla  scuola secondaria (giovani neet).Inoltre si confi gura come un “hub formativo (polo formativo)”per alcuni giovani con disabilità che devono ancora sperimentare dei percorsi di formazione all’autonomia o che devono ampliare ancora la loro formazione e che necessitano pertanto di un ambito lavorativo per sperimentare, per ottenere, rafforzare e mantenere quelle competenze, quelle abilità, quelle potenzialità, quei prerequisiti necessari al futuro inserimento lavorativo vero e proprio».

Sperimentare l’inclusione sociale

La speciale umanità dei ragazzi del 21grammi, associata alla natura dell’attività economica esercitata, crea una condizione del tutto unica, la possibilità cioè di sperimentare la società.  «L’inclusione sociale – continua Giovanni Maggiori – si favorisce attraverso i rapporti con i colleghi di lavoro (la sperimentazione del rapporto formale e di quello informale, della relazione fra pari, etc.) e, per chi lavora a contatto con il pubblico, il rapporto con i clienti. Avremo raggiunto il pieno risultato quando un cliente non si accorgerà o non noterà che a servirlo è stata una persona con la sindrome di Down, piuttosto che un altro cameriere del locale. Non siamo gli unici in Italia, ma non siamo nemmeno in tanti. Ci sono esperienze  simili precedenti alla nostra: mi piace ricordarne alcune dalle quali abbiamo preso spunto come il Ristò Ca’ Moro Social Bateau di Livorno (un peschereccio restaurato e ancorato nel Porto Vecchio funzionante come ristorante), La Locanda alla Mano nel Parco Sempione al centro di Milano, la Locanda dei Girasoli a Roma, la Trattoria Villa Glori gestita dalla Cooperativa Anemone proprio a Brescia  e fondata da una famiglia associata al Centro Bresciano Down, come noi del resto, e che ha messo a disposizione lapropria attività familiare».

Genitori di ragazzi speciali

Chi sta dietro un progetto, spesso, ne vive le fi nalità che lo hanno generato: 21grammi infatti ne è un esempio concreto. La Big Bang Cooperativa Sociale Onlus nasce dalla volontà delle persone con sindrome di Down e dei loro famigliari (soci dell’Associazione Centro Bresciano Down Onlus) per favorirne l’inclusione sociale attraverso il lavoro.«È una Cooperativa di tipo B – spiega Giovanni Maggiori – pertanto l’obiettivo principale che ci poniamo è favorire e promuovere l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, in particolare giovani adulti con sindrome di Down, per giungere ad una piena integrazione ed inclusione sociale. Attraverso lo svolgimento delle attività di impresa,  finalizzate all’inserimento lavorativo, vogliamo perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’inclusione sociale dei cittadini.

La Cooperativa si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo mondiale e nazionale, ed in rapporto ad essi agisce: la mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, l’equilibrio delle responsabilità rispetto ai ruoli, lo spirito comunitario, il legame con il territorio, un equilibrato  rapporto con lo Stato e le Istituzioni Pubbliche. Nel nostro statuto abbiamo previsto la possibilità di operare in svariati settori, poiché lo scopo nel lungo termine è garantire il diritto al lavoro a ragazzi e adulti con sindrome di Down con svariate inclinazioni professionali. Vorremmo anche essere la testimonianza del fatto che, l’inserimento lavorativo anche di persone con disabilità intellettiva, non solo è possibile ma è di successo, se sostenuto da un valido progetto educativo e da una progettazione sinergica tra azienda, servizio educativo, tutoraggio interno e famiglia».  

Il sogno di speranza del “dopo di noi”

“Siamo cresciuti anche insieme ai nostri fi gli, che ora ci chiedono di più. Ci chiedono di essere “ragazzi grandi” (come dicono loro) e di lavorare come vedono fare ai loro fratelli e sorelle. È con l’emozione che loro ci trasmettono che abbiamo iniziato questo SOGNO…”; così recita l’incipit del business plan della cooperativa Big Bang, steso agli inizi dell’idea di creare uno strumento sociale e imprenditoriale che la potesse alimentare. L’inclusione sociale, e non la mera integrazione, attraverso il lavoro sono il primo e necessario passo per poter affrontare un “dopo di noi”, tema tanto  caro a noi genitori di figli con disabilità in generale,  più ricco di speranza, più aperto alla possibilità di vivere in autonomia, che non sia predeterminato verso la semplice istituzionalizzazione della persona in residenze speciali e/o  protette.Questo è il sogno di cui si parla e che ora si è materializzato con 21grammi.

«Era giunto il momento di dare corpo reale, attraverso la creazione della Big Bang Cooperativa Sociale Onlus e del locale 21grammi – spiega Giovanni Maggiori – dopo anni in cui si è chiesto ai nostri fi gli ed a noi stessi costante impegno per il raggiungimento di svariate competenze, abilità, autonomie personali. Il nostro sogno era quello di dare una possibilità ove sperimentarle tutte,  dove poter formarsi lavorativamente e socialmente, visto la ridotta possibilità sul mercato del nostro territorio, di poter giungere a questa agognata adultità, a questa voglia di crescere che, come per tutti gli individui nella nostra società, passa per una tappa fondamentale, una iniziazione sociale che è data dal lavoro, dall’acquisizione di un ruolo socialmente riconosciuto». Così un cromosoma, un diverso stato di vita, non è più un inevitabile segno di emarginazione, ma la marcia in più di persone pienamente mature, autonome e innestate nella società e nel mondo del lavoro. 21Grammi è una  pista di decollo per ragazzi che spiccano il volo verso la propria vita adulta.

 

©Dialoghi Carmelitani, ANNO 17, NUMERO 2, Giugno 2016