15 febbraio 2021

 

Carissimi abbonati e lettori di Dialoghi,

mentre è in arrivo il primo numero dell’anno 2021 (previsto eccezionalmente per febbraio), offriamo qualche parola di spiegazione sulle uscite della rivista nell’anno appena trascorso: che sono state due (dopo quella di dicembre, infatti, sono avvenute a giugno e novembre), anziché quattro, come di solito. La ragione, facilmente intuibile, è dipesa inizialmente dalla difficoltà di portare a termine la rivista nel tempo del lockdown più serrato (per l’impossibilità di contatti diretti con la grafica, la tipografia, le spedizioni, etc.); questo primo ritardo ha poi finito per posticipare inevitabilmente anche tutto il lavoro successivo, che si svolge in diversi passaggi.

Quali sono state le nostre scelte per ovviare a queste difficoltà e tener conto degli abbonamenti già sottoscritti per il 2020? 

  • In primo luogo, abbiamo previsto che i due numeri di giugno e novembre avessero una maggiore consistenza di pagine;
  • in secondo luogo, lo scorso 17 dicembre 2020 abbiamo offerto un approfondimento culturale dal titolo (In)tolleranza o incontro?, con la Dott.ssa Mariolina Ceriotti Migliarese e il Prof. Marco Dotti, trasmesso sul canale YouTube del MEC;
  • e soprattutto, in terzo ed ultimo luogo, abbiamo già previsto che i numeri in uscita per l’anno 2021 saranno 5 (e non 4), ma con il costo invariato dell’abbonamento del 2021.

Nell’arco dei due anni (2020-2021), quindi, a fronte di due abbonamenti sottoscritti, mancherebbe all’appello un solo numero (nel totale sarebbero infatti 7 anziché 8).

Quali le scelte possibili per gli abbonati?

  • Per chi volesse, sarà possibile chiedere il rimborso dei 5 € corrispondenti al numero mancante, scrivendo all’indirizzo e-mail di Dialoghi: dialoghicarmelitani1@gmail.com
  • Ma sarà sempre possibile anche un’altra opzione, affidata al cuore di ciascuno… ossia, tenendo presente quanto è accaduto nel mondo nell’ultimo anno (e come tutto questo abbia condizionato ovunque l’offerta di molti servizi), quei 5 € mancanti potrebbero diventare un piccolo ma sincero contributo personale alla carità del Movimento – che intanto non si è mai fermata né dal punto di vista materiale, né culturale.

 

Un caro saluto a tutti,

La Redazione