LA GIOIA
Dialoghi Carmelitani, Dicembre 2017
Cos’è la gioia dell’uomo? Quello che viviamo non è un tempo in cui una domanda come questa possa trovare risposte facili. Perché i nostri giorni sembrano piuttosto segnati dall’affanno, dalla necessità dell’efficienza e, spesso, dalla sufficienza di brevi soddisfazioni: senza che siano sempre richiesti un senso e dei legami. E tuttavia la domanda sulla gioia, per quanto ignorata o rimandata, continua ad abitare il cuore di ogni uomo, come presentimento che nonostante tutto continuiamo ad avvertire, come inevitabile nostalgia. Che abita dentro lo stupore del bambino, che sogna nella forza giovane e incosciente di un ragazzo, che racconta le parole d’amore di due sposi, che ancora respira nei bisbigli saggi di un anziano. Perché è la vita stessa, con la sua continua esperienza, a chiedere un senso felice del suo esserci, del suo poter sperare e del suo poter amare. Nel confronto con il tempo, di fronte al quale la gioia sembra sempre fuggire; e anche dentro al dolore, che la gioia non smetterà di interrogare. Perché tutto sembra attendere, ieri come oggi, la notizia lieta di un’altra Gioia: che riconcili terra e cielo, che sia pace stabile del cuore. E che sia per sempre.
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